Con te per una nuova cultura Europea viva

Costruita sulla vita, costruita sulla comunità, costruita sui valori di solidarietà giustizia e pace.

L’europa è invece  unità  di culture  diverse che si sviluppano insieme verso il bene comune attraverso la ragione.

Solidarietà, giustizia e pace?

Solidarietà, giustizia e pace sono morte insieme perché ne sono l’esatto contrario di “mors tua vita mea” , il motore che muove questa cultura. La culture della leadership, la cultura dell’avere di più per essere di più, la cultura che mette l’emozione al di sopra della ragione, la cultura che riconosce solo la verità dell’emozione.

La genesi della cultura consumista

La cultura distruttiva  e materialista viene dalla necessità di aumentare in continuazione la produzione. L’impossibile economia ad espansione infinita ha come complice necessario la cultura intesa come cultura-azione, la cultura che produce l’agire quotidiano.

Infatti quando ho già tutto quello che mi serve, l’unico modo di espandere ulteriormente la produzione è quello di produrre “beni emozionali”. Le emozioni durano poco, cambiano e quindi l’economia si può espandere.

La soluzione per non chiudere le industrie perdenti nel confronto “mors tua vita mea” è stata quella di  produrre la cultura dei  “beni emozionali”.

  1. la cultura dei beni emozionali
  2. spinge la scienza e la tecnica costruttiva del sociale ( ossia la politica)  a costruire il sociale in funzione dell’emozione
  3. mobilitando la scienza e la tecnica costruttiva dell’economia
  4. in funzione della qualità emozionale-economica  del sociale per la moltiplicazione del bisogno, di conseguenza del prodotto, e di conseguenza del posto di “lavoro”.

La famiglia soggetto sociale distrutta dalla cultura dell’emozione e dal modo di costruirla “mors tua vita mea”

La famiglia cellula del sociale NON è SOLO una emozione, essa si costruisce in modo coerente ed univoco nello spazio e nel tempo per la volontà dei suoi membri che per superare le difficoltà governano le emozioni.

La pratica dell’aborto nasce così, perché il nascituro è un ostacolo all’usufruire dell’emozione. E a questo punto il modo di agire sociale è “mors tua vita mea“.

Anche l’intera struttura familiare è  diventata inutile alla cultura consumista perché

  1. non è un fattore emozionale, ma pretende di governarlo. L’amore materiale è ridotto a passione-emozione. Per realizzarla  è meglio la coppia di fatto, o il divorzio.
  2. riduce i consumi. Una famiglia unita ha bisogno di un appartamento, una separata di due, una famiglia unita non ha bisogno di  badanti, una coppia separata sì, una famiglia unita … divertiti a vedere le differenze.

Unità di sviluppo di ogni cultura

Per far funzionare l’economia  consumista ad espansione infinita abbiamo avuto bisogno di “mors tua vita mea“, ma l’economia  con questo criterio non può funzionare senza una società ed una cultura che funziona con lo stesso criterio.

Lo sviluppo  attuato attraverso mors tua vita mea ha bisogno di una cultura egemone, per esempio quella inglese/americana su quella italiana o di quella occidentale su quella islamica. Genera combattimento tra culture

Vita tua vita mea  di Life giving-life non distrugge le culture che restano diverse tra loro e animatrici della  comunità in questione, ne modifica solo lo sviluppo verso  l’azione di salvezza degli interi viventi. Ciascuno resta con le sue caratteristiche. Forse possiamo dire che la cultura del nuovo modello  assomiglia ad una federazione di culture. Purché siano Life giving-life, ossia vitalmente operanti.

 

 

 

Con te, con l’aiuto di tutti, un Europa viva

Costruiremo una Europa dove ciascuna società, ciascuna persona, ciascuna cultura sia vitale e vitalmente operante

La parola importante è Ciascuno, nessuno di noi vuol perdere ciò che è, distruggere la comunità a cui appartiene, rinunciare alla propri cultura. Ma vuol cambiare questa cultura che è diventata autocostruzione in una cultura vitale e vitalmente operante, perché ora si va verso l’autodistruzione. Si può fare con life giving-life.

«207. La Carta della Terra ci chiamava tutti a lasciarci alle spalle una fase di autodistruzione e a cominciare di nuovo, ma non abbiamo ancora sviluppato una coscienza universale che lo renda possibile. Per questo oso proporre nuovamente quella preziosa sfida: «Come mai prima d’ora nella storia, il destino comune ci obbliga a cercare un nuovo inizio […]. Possa la nostra epoca essere ricordata per il risveglio di una nuova riverenza per la vita, per la risolutezza nel raggiungere la sostenibilità, per l’accelerazione della lotta per la giustizia e la pace, e per la gioiosa celebrazione della vita».[148]»

Francesco,Laudato Sii,Libreria Editrice Vaticana Roma 2015 [6-EDUCAZIONE E SPIRITUALITÀ ECOLOGICA, I PUNTARE SU UN ALTRO STILE DI VITA , § n°/p. 62 http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.pdf].

Un programma politico senza Modello distrugge il pianeta

A cosa serve costruire nuove strade se poi il clima le distruggerà.

A cosa serve costruire nuove scuole se poi costringerai i tuoi figli a combattere tra loro.

A cosa serve …  Affronta il problema alla radice, sostituisci il modello di sviluppo che ha generato tutto questo.

I programmi di per sè sono vuoti, non costruiscono e non salvano

Ecco l’esempio di un programma politico avulso da modello. Parliamo dell’estero che l’esempio va bene lo stesso.

Piano di investimenti di Trump 2000 miliardi di opere pubbliche“. 
Ma quali? Solo il modello di sviluppo dà loro un significato costruttivo o distruttivo

Se il modello scelto da Trump è consumista  saranno 2000 miliardi di  opere inutili in perfetto stile Keynesiano, per esempio un muro lungo 3500 Km. Costruire un muro  darà lavoro a molte persone nel presente (e voti al presidente) ma per essere realizzato dovrà peggiorare l’equilibrio climatico del pianeta. Chi verrà dopo di lui, i suoi figli e i suoi nipoti, si troveranno a pagare i costi della sua somma insipienza.

Quando  invece il modello scelto da Trump fosse Life giving-life, Trump non si sognerebbe mai di fare un muro inutile perché il modello è socio-economico-ambientale insieme, ma inizierebbe col produrre energia solare da pannello (1000 miliardi) e con questa energia disponibile che raffredda il pianeta, avrebbe un sacco di opzioni economicamente valide. Per esempio

  • comincerebbe a diffondere vita dove non ce ne è
  •  a sostituire  le fonti di energia che diffondono carbonio nell’atmosfera
  • modificare la società verso un ritmo circadiano, favorire la famiglia,  …
  • produrre mattoni di plastica per un isolamento classe A+
tre cose devono avere un beneficio contemporaneo: società, economia, ambiente

E veniamo ai programmi che i partiti ITALIANI hanno presentato alle elezioni europee.  Vediamo quali sono che assumono un modello di sviluppo per finalizzare la loro azione alla costruzione socio-economica ed ambientale insieme.

AAAAGGGGHHH! Che  deserto

matrice ambientale semplificata di Life giving-life senza la parte socio-economica

Scegli una nuova energia per il un nuovo sviluppo del pianeta

La presenza di CO2 nell’atmosfera ne aumenta l’umidità riscaldando il pianeta e modificando l’equilibrio del pianeta vivo.

Perché ci serve e da dove viene questa energia artificiale?

L’energia artificiale è necessaria a per mantenere in moto la civiltà industriale che viviamo, dai trasporti con gli autoveicoli alla lavorazione dei campi con un trattore. Non possiamo più farne a meno.

Da dove viene l’energia artificiale che tiene in moto il pianeta? L’energia artificiale che ci è così necessaria oggi, in massima parte, viene ricavata dal carbone e dal petrolio. Il carbone e il petrolio sono polimeri di carbonio prodotti dalla natura viva nei milioni di anni che ci precedono.

Come ha fatto la natura a fabbricare il petrolio e il carbone?  Gli organismi catturano  il carbonio e, attraverso l’energia solare che muove l’intero ecosistema, lo trasformano nei polimeri  di carbonio di cui sono fatti . Anche il corpo di noi umani è composto da  polimeri di carbonio. Una volta morti gli organismi i polimeri di cui sono fatti  si depositano e la situazione ambientale fa il resto.

I criteri della natura generano l’equilibrio climatico

Poiché l’equilibrio climatico è regolato dalla presenza di CO2 in atmosfera, possiamo semplificare l’intero processo naturale in   un solo criterio  necessario a  mantenere stabile la temperatura del pianeta. La natura  raccoglie la CO2 in eccesso, la usa per vivere (siamo tutti composti da polimeri di carbonio) e l’eccesso lo seppellisce in varie forme non limitate a Petrolio e carbone.

I criteri in uso dal modello consumista sono opposti ai criteri naturali

  • La rivoluzione industriale  consumista che stiamo vivendo per produrre energia  raccoglie la CO2 incamerata nel sottosuolo sotto forma  di carbone e  petrolio,  e la rilascia in atmosfera. Il criterio opposto a quello  che mantiene l’equilibrio climatico! Ed il risultato lo stiamo cominciando a vedere : disequilibrio climatico
  • Per mantenere in moto la rivoluzione industriale che ci è necessaria, la strada  percorribile è ritornare al ciclo energetico che mantiene il clima adatto alla vita da milioni di anni:
    1. progettare un sistema energetico misto ma basato sull’energia solare
    2. Diffondere la vita per catturare la CO2  in eccesso dall’atmosfera e produrre ossigeno
    3. diffonderla come nuovo sistema sinecologico in cui è presente anche la realtà storica.
    4. cristallizzare i polimeri prodotti dalla vita in manufatti
    5. Ri-utilizzare i manufatti senza distruggerli, al massimo seppellirli come fa la natura!
Al ciclo squilibrante consumista sostituisci il ciclo della natura !!!

 

Il controllo dell’ecosistema vitale sull’equilibrio climatico del pianeta avviene catturando l’energia solare e la CO2, generando polimeri di carbonio e seppellendo l’eccesso sotto terra
Il processo produttivo di energia di Life Giving-Life consiste nel catturare l’energia solare ed utilizzarla per l’industria, diffondere la vita attraverso un nuovo ecosistema che catturi la CO2 da trasformare in polimeri di carbonio. L’eccesso va seppellito come componente di “manufatti”.

Un programma politico senza energia dolce peggiora la vita

Come posso salvare il pianeta se l’energia che lo distrugge è proprio quella del mio lavoro?

  • – … Alzare il PIL significa lavorare di più ma
  • – Lavorare di più significa produrre di più
  • – Per produrre di più devo consumare più energia
  • – Oggi per avere più energia   uso idrocarburi  e così aumento la CO2 nell’atmosfera cambiando il clima

Come posso salvare il pianeta se l’energia  che lo deve salvare  è proprio quella che lo distrugge? … Quell’energia artificiale  che utilizzo ogni giorno durante il mio lavoro?

Il ciclo autodistruttivo dell’economia industriale consumista

Il ciclo dell’energia AUTODISTRUTTIVO che usa il modello consumista si può schematizzare così

Il programma  di un partito riguarda l’Europa  di oggi, queste elezioni

Sceglie il modello energetico consumista autodistruttivo appena illustrato chiunque non scelga di cambiare il modello di sviluppo. Qualsiasi programma di partito deve necessariamente partire dalla sostituzione del modello di sviluppo, come richiesto perfino dal papa in molte occasioni di cui l’ultima una settimana fa.

Chi non vuole   distruggere il pianeta deve pretendere che qualsiasi programma inizi con l’adottare il nuovo modello di sviluppo. Solidarietà giustizia e pace l’ha già fatto e lo proporrà in Europa.

Il lavoro è tale quando l’energia che usa salva il pianeta di tutti. Scegli life giving-life per realizzare il tuo programma.

 

FlatTax

Caro Giuseppe, grazie per il tuo apprezzamento.

Il dilemma del politico-economista è appunto questo

  1. avere un numero maggiore di  “pompe di denaro” (imprese, vedi) da tassare
  2. tassare  di più le singole “pompe di denaro” 

I politici fanno i conti e la matematica dice loro

  • quando  io ho 5 “pompe” e le tasso  di 10 euro ciascuna le mie entrate sono 50 euro
  • quando io tasso 10 “pompe di denaro” e le tasso 6 euro ciascuna le mie entrate sono 60 euro

Le politiche economiche cercano di trovare un equilibrio dinamico tra imprese e tasse perché quanto più tasso le imprese tanto meno a loro è facile sopravvivere. A questo si aggiunge la difficoltà delle  imprese residenti in Italia di controbattere ai prezzi “cinesi” delle imprese che producono all’estero (per esempio in polonia o romania). Con la “Cina” l’Europa potrebbe mettere dazi, ma non ci sarà mai il dazio con i paesi dell’Europa …. quindi occorre armonizzare il sistema economico-sociale europeo.

La ricetta della Lega è la Flat Tax che ha l’obbiettivo  di aumentare il numero delle imprese (1) ossia delle “pompe di denaro” residenti in Italia, nella speranza che esse aumentino  tanto da compensare la riduzione delle tasse. Quando ci pensi bene è come se lo stato distribuisse aiuti alle imprese.

La cosa buona è che alcune imprese oggi non redditizie ( barbieri, calzolai, …) tornano alla portata degi italiani. Forse … perché ormai questo settore è in mano ai Cinesi.

Gli errori sono (ne cito due ma pesanti):

  1. In un mercato a “crescita 0” il fatturato (e quindi l’imponibile) delle imprese non può salire significativamente, quindi contare in un aumento degli introiti in conseguenza all’aumento del fatturato non è possibile.
  2. la riduzione dell’introito statale produce
    1. una riduzione dei consumi che  a sua volta
    2. deprime la possibilità di acquisto interno che a sua volta
    3. deprime lo sviluppo dell’imprese che volevi ottenere in partenza.
      A questo punto ti serve un prestito ( almeno inizialmente) per compensare la riduzione dei consumi pubblici legati alla flat tax. Per l’Italia non è la strada giusta perché ha già troppo debito da restituire.
  3. forzare il mercato ad un maggior consumo interno sic et simpliciter crea debito pubblico perché distrugge l’ambiente. Il ripristino di questo bene pubblico PERLOMENO costa, ma probabilmente è impossibile.

questo è il meccanismo della flat tax.

La flat tax non è (solo) un problema etico, è sopratutto un problema legato al dinamismo auto-costruttivo (ontico-costruttivo) socio economico.

Dal punto di vista del modello “Crescita Felice” il problema socio-economico  delle tasse viene risolto attraverso la Matrice. Quando ci pensi, vedi in realtà non è la quantità di tasse che conta, o da chi,  il punto nodale  è la finalizzazione delle risorse al ciclo di costruzione della trasmissione della vita nel quale sono inserito.  Questo genera il consumo esattamente necessario a sostenere le imprese e la società insieme. Ma inutile ripetere qui la Matrice,  ad essa ti  rimando.

Un caro saluto

Roberto

Distribuzione della ricchezza? Occorre modificare i cicli che la raggruppano

Abstract: È molto utile osservare il rapporto Oxfam sulla lotta alla povertà nel mondo per comprendere appieno la differenza tra l’azione di una organizzazione salvifica come lo è Oxfam ed un partito politico. La politica è la scienza e la tecnica costruttiva del reale e passa attraverso la costruzione dei cicli di quell’unico ciclo globale regolato da ciò che chiamiamo modello di sviluppo. L’equilibrio tra questi cicli porta alla distribuzione della ricchezza, occorre lavorare su di essi.

L’anelito “riduzione della povertà” è uguale per tutti, ma la soluzione reale del problema impone di partire dalla famiglia che è il primo distributore di ricchezza in ragione della necessità, e di passare poi alla sostituzione delle logiche che animano i cicli socio economici (ambientali).

A prima vista tutta la relazione Oxfam  “bene pubblico o ricchezza privata” corrisponde alla nostra affermazione della scorsa settimana di un confine “salvifico” che riporto qui di seguito:

C) …. La nazione moderna è delimitata dal suo confine salvifico, non certo dal suo confine geografico e i dazi si devono regolare di conseguenza. Ossia la nazione italiana è delimitata dai confini salvifici entro cui le persone accedono ad un ospedale in modo gratuito, ricevono la pensione, sono aiutati da vigili del fuoco e da carabinieri … ..

L’affermazione di questa necessità di confini salvifici sembrerebbe coincidere con quanto espresso da Oxfam in “bene pubblico o ricchezza privata”, rapporto presentato a Davos qualche giorno fa di cui segue l’estratto prodotto che si trova nel testo stesso

1. I governi devono prestare ascolto ai cittadini e adottare misure incisive per ridurre laBene pubblico o privatodisuguaglianza. Tutti i governi devono stabilire obiettivi e piani d’azione concreti per ridurre i divari economici, soggetti a precise scadenze e in coerenza con quanto stabilito dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) n° 10 dell’Agenda2030 delle Nazioni Unite sulla riduzione della disuguaglianza all’interno e tra i Paesi. Tali piani devono comprendere azioni in tre aree: Erogare servizi sanitari ed educativi universali e gratuiti, mettendo fine alla privatizzazione dei servizi pubblici. Promuovere adeguate misure di protezione sociale per tutti e assicurare che l’erogazione dei servizi non acuisca il divario di genere, ma anzi possa fungere da livellatore a beneficio di donne e ragazze. .

2. Riconoscere l’enorme lavoro di cura svolto dalle donne supportandole con la messa a disposizione di servizi pubbliciche possano ridurre l’ammontare di ore di lavoro non retribuito a loro carico permettendo così un’emancipazione della propria vita professionale e politica. Investire in servizi pubblici quali acqua, elettricità e cura dell’infanzia per ridurre il tempo speso dalle donne per il lavoro non retribuito.

3. Porre fine a sistemi fiscali che avvantaggiano ricchi individui e grandi corporation, tassando in maniera equa la ricchezza e il capitale, e arrestando la corsa al ribasso sulla tassazione dei redditi individuali e di impresa. Contrastare inoltre pratiche di evasione ed elusione fiscale da parte di grandi corporation e individui facoltosi, e concordare a livello globale un nuovo set di regole fiscali più efficaci, dando pari voce ai Paesi in via di sviluppo.

La soluzione politica

Date soldi alla Caritas, quanto più ne avete, perché una soluzione non esclude l’altra. E ancora … prima di essere equivocati, confermiamo che il modello “Crescita felice” non è marxismo, ma lo stesso rimane modello alternativo.

Ed ora mostriamo la differenza. Anche se il contenuto salvifico finale è uguale, c’è una differenza fondamentale il nostro lavoro di politici e la soluzione Oxfam, ed è è il punto di azione.

 

Oxfam agisce sugli effetti: ci sono i miliardari e vanno tassati. Noi politici agiamo sulle cause attraverso la modificazione dei cicli che producono l’eccessiva disuguaglianza; Oxfam propone un intervento pratico di carattere etico , noi proponiamo interventi ontico-dinamici sostituendo i criteri di sviluppo della globalizzazione che producono una eccessiva disuguaglianza.

Analisi di Oxfam parziale ed errata

L’intervento di Oxfam risulta comunque interessante anche non se non ben centrato a causa  dei criteri utilizzati dei quali faccio seguire alcuni esempi

  1. NON mette al centro del problema della povertà famiglia, ma spezza il problema maschi e femmine. Come se nella stessa famiglia il maschio crapulone soggiogasse la moglie affamata. Sicuramente è così in alcuniluoghi e situazioni ma la situazione particolare non è generalizzabile a livello di modello di sviluppo, va trattata da un tribunale. Per questo Oxfam deve deformare i dati: ad esempio non rileva che 300milioni di donne occidentali sono immensamente più ricche di 300 milioni di maschi poveri … .
  2. l’errore di non riconoscere la famiglia come soggetto della ricchezza non fa cogliere la ricchezza reale. Per Oxfam è ricchezza solo ciò che si può trasformare in Euro ma non, per esempio, la cura familiare. Le donne vengono viste così come povere in quanto non possiedono euro … . Oxfam pensa così di valorizzarle, in realtà distrugge il prodotto della loro azione di cura che è un bene realissimo ma non trasformabile in euro: la famiglia ( punto 2). Quando si dice che la buona volontà non basta …
  3. Pone l’accento sulle persone ricche che non pagano te tasse. Accento ben posto (le tasse bisogna pagarle), ma non si domanda come mai le persone sono ricche o rimangano/diventino povereNon vede il ciclo autocostruttivo del sociale, si limita a registrare il dato presente.
  4. propone un passaggio da struttura privata a pubblica. Talune strutture pubbliche sono fatiscenti perché ci sono pochi infermieri, quelle private non possono accogliere chi non paga … come se il fatto di esserci pochi infermieri dipendesse dalla cattiva volontà politica: la soluzione è la tassa sul patrimonio dei ricchi. Ma perché non ci sono soldi pubblici? Oxfam non coglie il “problema della pompa” ( vedi le righe seguenti). Tutto ciò che viene affermato è giusto ma è mal aggregato perché non va alle cause.
  5. Non si domanda come l’istruzione possa generare concretezza, quale sia il suo fine concreto. Per esempio come mai alcuni medici africani si trovino a zappare, … . Sembra che prima occorra istruire, poi cercare di creare strutture (sanitarie) in grado di far lavorare questi medici. Sembra non cogliere l’armonia dello sviluppo. (la matrice)  …

La soluzione (onto) logica propria del politico

Quanto detto basta da una parte a rincuorarci ancora una volta perché la coincidenza delle analisi ci conferma di sostenere il giusto; e basta nello stesso tempo a farci disperare perché non c’è verso che l’attenzione venga attratta dall’armonizzazione dei fattori costruttivi, dai cicli.

Però, visto che noi siamo politici, tocca a noi riempire subito il buco.

La “pompa del denaro”.

La cattiva distribuzione della ricchezza è legata al fatto di vivere in questa rivoluzione industriale. Sono sicuro che tutti, da piccoli , abbiamo sognato la grotta del tesoro di “Alì Babà e i quaranta ladroni” oppure l’India favolosa di Sandokan.

Ma come mai in questi paesi non hanno più l’aura di ricchezza di un tempo?

Il motivo è che si è passati dalla zappa al trattore e non tutti l’hanno fatto. Siamo passati dalla zappa manovrata da un uomo e che faceva il lavoro di un uomo, al trattore manovrato da un uomo che fa il lavoro di 100 uomini.

Nel caso della zappa tutti erano occupati, se si voleva mangiare era necessario che in una campagna un uomo ( o una donna ovviamente) manovrasse quella zappa.

Ora non è più così. Dall’avvento del trattore in campagna 99 sono rimasti disoccupati e per questo sono andati in città per fabbricare trattori, o insegnare a scuola come si fa, o … . Però non tutti i senza lavoro si sono occupati di nuovo, in Italia circa 11 non hanno più trovato lavoro.

E questo cosa c’entra? C’entra, c’entra, perché il contadino meccanizzato guadagnerebbe come 100 lavoratori di zappa se solo non dovesse spendere il guadagno di 86 lavoratori per comperare il trattore ( e pagare la banca), il gasolio, … . A lui resta molto di più che il solo lavorare con la zappa, altrimenti il trattore non l’avrebbe mai comperato!

In questa “parabola della zappa e del trattore” abbiamo tutto quello che oggi ci interessa sapere: il contadino guadagna per 100 lavoratori, la sua azienda agricola (ormai è un imprenditore agricolo!) funziona come pompa di denaro verso la sua persona. La sua impresa è un ciclo socio-economico-ambientale e non può fare a meno di essere una pompa di denaro verso di lui perché altrimenti non potrebbe pagare il gasolio e ricomperare il trattore quando diventa obsoleto.

I miliardari sono tali perché posseggono le “pompe del denaro”.

I miliardari nascono così: hanno creato una pompa (l’impresa) che il denaro lo porta verso di loro. Generalizzando possiamo affermare che lo stesso movimento imprenditoriale provoca disuguaglianza, e non può fare a meno di farlo. Mentre ai tempi di Sandokan e Alì Babà l’importante erano le braccia che muovevano la zappa ora l’importante è possedere l’impresa industriale (mossa da energia artificiale) che pompi denaro verso di te. Per questo motivo tutti i paesi che per diversi motivi non si sono industrializzati sono rimasti senza pompa di denaro: da loro il denaro se ne va solamente.

La povertà e le “pompe di denaro”

La soluzione di Oxfam? Tassare i più ricchi, i possessori delle “pompe” in base alle ricchezze possedute, istruire i poveri, soccorrerli e sperare. Traduco per orecchie disattente: uno stato che è ricco, ha la sanità che funziona ecc. … deve tassare i possessori delle pompe e dirottare i soldi all’estero. Nessuna modifica di ciclo, la creazione di disuguaglianza continua e quindi c’è nessun nuovo modello, solo etica.

La soluzione di un modello di sviluppo? Generare cicli industriali in ogni paese in modo che accanto ad un pompa che porta denaro all’estero ce ne sia una che vada in senso opposto riportandolo in “Italia”. Per far questo ci vuole l’istruzione necessaria, quella necessaria a generare un supporto industriale (che funziona con energia artificiale).Mica è facile! È la soluzione, ma questa soluzione è impossibile nel modello consumista attuale che per esistere ha bisogno di creare “gigantismo” industriale concentrato in un luogo e della sopraffazione economica per ridurre i costi di produzione.

La soluzione di “Crescita Felice” ? Valutare la ricchezza sulla famiglia. Togliere dal sistema industriale le prestazioni che si possono fare direttamente tra persone come per esempio quelle familiari: se devo scegliere se avere una babysitter per andare a lavorare, oppure accudire direttamente mio figlio, “Crescita Felice” favorisce la seconda con tutti gli adattamenti che sono necessari; sceglie di istruirsi e di generare nuove pompe in modo che si equilibrino e nel Km 0 perché questo impedisce il gigantismo industriale . Favorire cioè una costruzione comunitaria dove ci sia un ’”equilibrio delle pompe”. All’interno di questa nuova comunità in rete non isolata ma sostanzialmente autonoma per la vita normale, va organizzata l’azione salvifica. Ma questa è una soluzione che avete già sentito tante altre volte e sapete che la sua realizzazione richiede la Matrice.

Conclusioni.

È giusto dar da mangiare agli affamati! È giustissimo dar da bere agli assetati! … L’azione del politico si discosta dal quella di Oxfam per il punto su cui applica la forza. Oxfam fa un appello di carattere etico (imponete lo 0,5% delle tasse in più sui patrimoni dei ricchi).

Diversamente da Oxfam il politico fa un opera di carattere ontico-dinamico, ossia mette in moto quei meccanismi ciclici socio-economici-ambientali in grado di funzionare anche con una disuguaglianza di ricchezza molto contenuta. Il suo lavoro è riequilibrare sostituendo i criteri di sviluppo dei cicli che ora generano povertà.

Lo strumento necessario al politico è sempre il solito. La Matrice

Indebitarsi col futuro, con i nostri figli

Ogni tanto, attraverso telefonate, discorsi a sagre e pranzi, ritornano argomenti come “debito truffa”, “denaro a credito e non a debito” … eccetera. Poiché sono un ragazzo molto concreto e terra terra e mi sono stufato di rispondere personalmente, scrivo le osservazioni fondamentali  prendendole da un testo che era già pronto. Prego chiunque sia interessato  al problema circa la  liceità del debito …di diffonderlo. Se ci saranno delle obiezioni fondate sappiatemelo dire.

1Il denaro è lo strumento per scambiarsi il lavoro

Una buona parte delle risorse italiane è dedicato a pagare il debito. Ma per maneggiare il debito occorre sapere che cos’è il denaro, per lo meno per sommi capi. Da sempre il denaro è lo strumento che l’uomo usa per scambiarsi il lavoro1.

Per un ora di lavoro tu mi dai 10 euro e con quei 10 euro io compro il lavoro del panettiere, del contadino … .

Non vogliamo fare un trattato sul denaro, ci basta saperlo per sommi capi, quel tanto che basta per comprendere cosa sia un debito: il debito è la quantità di lavoro che devo ad un’altra persona .2

Da dove prendo il denaro: Il denaro, ossia il lavoro dell’uomo, lo posso prendere dal passato, dal presente o dal futuro.

  1. Il denaro-lavoro lo posso prendere dal passato e in questo caso chiamo la sua fonte risparmio. Ho lavorato per gli altri di più di quanto gli altri hanno lavorato per me: ora che sono vecchio, usando il mio “credito di lavoro chiamato risparmio” chiedo al panettiere di lavorare per me. La misura del mio credito si esprime in €.
  2. Lo posso prendere dal presente. Io lavoro per te e tu mi paghi 10€ ora.
  3. Il lavoro che mi serve da te oggi lo posso prendere dal futuro. In genere lo chiamiamo debito, o mutuo, o con altri nomi. Nel caso del “mutuo prima casa” lo scambio di lavoro funziona così: voi operai lavorate oggi per me a costruirmi la casa, io mi impegno a lavorare per voi muratori per 30anni. Il mio lavoro si trova nel futuro, lo strumento necessario per trasferire nell’oggi il lavoro del futuro oggi si chiama  denaro. Il garante del processo che trasferisce il lavoro dal futuro all’oggi attraverso il denaro si chiama Banca.

La banca crea necessariamente denaro fasullo a debito

Quando contraggo un debito col futuro come nel caso del mutuo, poiché il debito in lavoro finirò di pagarlo fra 30 anni, la banca stampa denaro che non corrisponde ancora ad alcun lavoro e me lo consegna in modo che io possa pagare gli operai che mi costruiscono la casa. In un certo senso è denaro fasullo perché è collegato al lavoro che farò ma non ho ancora fatto. Il denaro è collegato al mio impegno di PAGARE.

Per questi motivi il denaro che mi dà la Banca, garante di tutto il processo che estinguerà il mio mutuo, quel denaro che mi dà può essere solo a debito, non certo a credito. Figurarsi. Quando non c’è alcuna crescita economica mano a mano che pago il debito, il denaro viene tolto dalla circolazione, ma non è la situazione odierna.

Il debito in denaro è il debito in lavoro che prendo dal mio futuro

Il denaro e il debito PAGATO sono la base del dinamismo della società. Quando togliessi il denaro e il debito con il futuro non sarei più in grado di costruire la società industriale odierna perché non ho più lo strumento per sintetizzare le azioni costruttive delle persone.

Al di là da ogni distorsione PRESENTE nel reale, possiamo concludere così: oggettivamente il debito è il lavoro che prendo dal mio futuro e poi restituisco. Lo strumento per scambiare lavoro è il denaro. La società sorregge la sua costruzione nella misura in cui è in grado di garantire che io onori questo debito in lavoro/denaro.

l’interesse copre la possibilità che io muoia prima di aver pagato il mio debito

Non possiamo dilungarci sul denaro/lavoro dell’uomo, ma una parola siamo costretti a spenderla sull’interesse che viene applicato sul denaro/lavoro che prendo a prestito dal futuro. Nel caso del mutuo, per esempio, io mi sono impegnato a lavorare per 30 anni e restituire così il mio debito di lavoro a chi mi ha costruito al casa. Ma potevo farlo? Sarò vivo tra 30 anni? Sappiamo bene che nessuno può affermarlo con certezza: tra i molti casi di prestito ci sono alcuni casi che non potranno restituire, è fisiologico. L’interesse applicato da un ente come la Banca che mi eroga il mutuo, copre la possibilità che non lo faccia qualcuno di quelli che ha sottoscritto “lavorerò per te nei prossimi 30 anni”. 

Al di là di ogni distorsione e situazione3 che ben conosciamo possiamo concludere così: l’interesse è quella quota di lavoro in più necessario a garantire alla comunità che mi ha prestato il denaro (e che mi ha costruito la casa ma non solo la mia) di essere risarcita nel tempo di tutto il lavoro eseguito di tutti. Un interesse più alto è usura.

Il debito che posso contrarre ha dei limiti ontologici

Visto che denaro e lavoro sono correlati strettamente, il debito che è possibile contrarre è commisurato alla quantità di lavoro che posso dedicare al risarcimento, ha perciò limiti temporali e quantitativi.

È ovvio per tutti che un mutuo di 100 anni non si può fare perché la mia attività lavorativa non dura tanto.

È altrettanto ovvio che il costo dell’interesse ( ossia del pericolo che io non restituisca il lavoro preso in prestito con gli interessi del caso) non può superare la parte del mio stipendio che non mi è necessaria a vivere. Poiché ora ho la possibilità di pagare 300€ al mese, non posso certo comperare una villa da 2 milioni di euro!!!!! Questo vale anche per l’Italia, per cui non può superare il limite del 130% del PIL.

In Italia  c’è un problema con gli interessi del debito pubblico, vediamo qui di seguito come risolverlo senza fantasie tipo,

  1. il debito non esiste perché la banca ha solo stampato soldi fasulli (certo che i soldi erano fasulli, altrimenti come fai a prendere soldi dal futuro?). È la restituzione che li fa diventare reali.
  2. Il debito l’ha fatto Berlusconi e quindi io non lo pago.
  3. Il debito esiste perché i soldi vengono stampati a debito. Come sopra, certo che i soldi del debito vengono stampati a debito come quelli del mutuo, li vuoi pure a credito?)
  4. … eccetera

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Tuto il resto, cosa è il commercio, la finanza, cosa sono gli interessi, cosa è uno strumento, una macchina utensile, contiene al fondo questa semplicissima verità. Il denaro è obbligatorio per lo scambio del lavoro a distanza o globalizzazione,

Deuteronomio, schiavo

Le distorsioni come l’usura la conosciamo bene, le situazioni sono moltissime e riguardano la struttura comunitaria. Per esempio in una società garantita dalla carità sociale come nel medio evo era vietato prestare “con interesse” e questa società era (talvolta) possibile perché lo scambio di lavoro avveniva con prestazioni dirette. La cosa però è impossibile nel mondo globalizzato e dinamico dove lo scambio avviene a distanza tra culture diverse e con il futuro.

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Indice PIL di life giving-life (1)

Progettare il futuro.

Abbiamo concluso in questo modo la precedente riflessione: la prima cosa da costruire per cambiare il modello di sviluppo sono gli indici del suo dinamismo in modo da poterne pilotare la costruzione nello spazio e nel tempo. Il futuro  Life giving-life inizia dalla capacità di generare le risorse per la sua costruzione (generazione di surplus di risorse utili capitalizzate oppure no da investire, di “risparmio”), il futuro cresce attraverso il lavoro dell’uomo con l’investimento della risorsa nel dinamismo socio-economico-ambientale, il futuro viene guidato durante questa costruzione attraverso indici capaci di prefigurare il risultato futuro fin da prima che esista.

Misurare il futuro, sembra una contraddizione in termini ma invece non lo è. Stiamo anche oggi vivendo una battaglia tra UE ed Italia basata sulla differenza circa la predizione del futuro (economico), predizione che chiamano “stime di crescita” : per realizzare queste stime di crescita modifichiamo tutto il sociale, dalla flat tax al reddito di cittadinanza, passando per gli incentivi alle ristrutturazioni, la sanità, le pensioni, la scuola,.. . Il compito di un patito che si rispetti è dunque saper pensare e sopratutto misurare il futuro che propone.

Per misurare il futuro che proponiamo abbiamo lo strumento: la matrice dinontorganica operativa. Infatti qualsiasi futuro umano è costruito dal lato qualitativo del lavoro e la matrice, appunto, è lo strumento che misura la qualità del risultato fin dalla sua progettazione. In un certo senso il compito di un politico è simile a quello di un ingegnere che prevede il risultato prima che venga costruita una casa.

La Matrice correla i vari elementi qualitativi essenziali che consentono la sopravvivenza dell’umanità tanto da poter affermare che in assenza anche di uno solo la sopravvivenza umana e/o della società industriale risulta impossibile. Risulta evidente che quando cessa la trasmissione della vita cessa l’umanità e di conseguenza la comunità familiare1. Nello stesso modo è evidente e necessaria la produttività industriale perché dipendiamo da essa, oppure ancora la salute della natura da cui ricaviamo di che vivere dall’aria alla temperatura, alle piante ed animali di cui ci nutriamo. Abbiamo dedicato moltissime comunicazioni a questo problema fondante e delicatissimo di riconoscere i parametri ineliminabili della nostra esistenza, ed anche ora si possono trovare nel sito di Crescita Felice.

Life giving-life completa il PIL (IS_LM) senza sostituirlo.

PIL significa Prodotto Interno Lordo ed è stato completato nel tempo in una formula chiamata IS_LM . Noi nel testo che segue la chiameremo ancora PIL per praticità, perché questa parola è di uso comune e si fa comprendere da tutti.

Come usare la Matrice? La progettazione degli indici richiede di utilizzare lo strumento considerando il suo lato fenomenico ossia il lato misurabile. Da tempo utilizziamo il PIL come esempio e nello stesso tempo conferma delle nostre affermazioni (vedi Oltre il Bipolarismo, i cristiani in Politica). Il PIL lo usiamo perché esso è già presente nella matrice e lega il lato dell’agire sociale a quello economico. Ne consegue che il PIL NON SI PUÒ CANCELLARE ma solo superare completandolo con le parti mancanti. Oggi iniziamo a vedere come.

Primo passo:ricordare ed esplicitare

PIL parte della matrice

Iniziamo da qui: il PIL almeno in parte predice il futuro nonostante tutti si rendono conto della sua insufficienza ma. Come mai?

PIL descrive un ciclo socio-economico-fenomenico

La formula del PIL funziona perché

  1. è un pezzo della Matrice
  2. è costruito su base trascendentale
  3. unisce l’attivazione (educatività) sociale a quella economica
  4. Le attivazioni (educatività di famiglia ed economia) che collega sono impastate di materia2 e quindi misurabili
  5. unisce due educatività (impastate di materia-misurabili) per cui al muoversi dell’una si muove anche l’altra
  6. in definitiva il PIL è un ciclo ineliminabile presente nell’umanità quando la consideriamo come un tutt’uno, quindi sempre presente nel corso degli anni, impastato di materia per cui di esso si può misurare la variazione nel tempo

La formula del PIL

Abbiamo già visto nello studio precedente la corrispondenza con la PIL con la Matrice e come i fattori della formula si ritrovino in ordine nella matrice 3

La matrice contiene tutti i fattori di questa formula globale: li ritroviamo infatti in ordine nella Matrice (dinontorganica) sottostante cerchiati di rosso. L’ordine in cui li osserviamo non è però la riga o la colonna o il ciclo a cui siamo abituati. Per poter utilizzare la matrice per generare l’indice di Crescita Felice TM life giving-life ci occorre capire perché.

L’ordine ciclico fenomenico trascendentale

Urca che paroloni! Fenomenico, trascendentale! In realtà ne conosciamo bene il significato. Fenomenico significa nel senso in cui lo utilizziamo noi significa impastato di materia e sappiamo da Oltre il bipolarismo, i cristiani in politica, che il ciclo trascendentale determina la qualità del nostro futuro e non è altro che la generalizzazione dei princìpi della DSC.

Resta da capire come mai il PIL sia un ciclo trascendentale.

Il ciclo del dinamismo “PIL” si dispone secondo la sequenza trascendentale (educatività. Moralità, socialità, missionarietà→ attivazione educatività). Il ciclo del dinamismo “PIL

  • inizia dall’autoattivazione (educatività) della famiglia ,
  • prosegue con la sua norma costruttiva comunitaria di tipo sociale4
  • che mobilita una società per la vita globale secondo le risorse che si rendono disponibili,
  • incanalate dalla mobilitazione del dinamismo finanziario verso un progetto o l’altro purché vitale e vitalmente operante.
  • La mobilitazione di risorse in denaro può realizzare esiste in quanto mobilita il dinamismo produttivo dell’economia industriale.

Che a sua volta dovrebbe riattivare la famiglia … ma qui troviamo un bucoIn che modo riattiva la famiglia per far ripartire il cicloLa formula non lo spiega.

 

Ripetiamo. Questo ciclo riguarda “dinamismi impastati di materia” (ossia dinamismi fenomenici), collegati tra loro attraverso la trafila trascendentale e quindi misurabili.

 

Qui di seguito possiamo controllare la corrispondenza tra la Matrice e la formula. La formula è la formula-sorgente che comprende tutto l’intero umano: per definizione non può considerare alcun fattore esterno a sé stessa, come avviene per la matrice.

Il ciclo trascendentale fenomenico-fenomenico

Rispetto alla formula classica del PIL ( o IS_LM) oggi facciamo un primo ulteriore passo osservando questa formula attraverso la sua componente trascendentale. Abbiamo visto che nella

Matrice la sequenza dei trascendentali forma un ciclo (descritto dai fattori cerchiati in rosso nella Matrice).

Grazie alla caratteristica della matrice5 li possiamo riunire come qui sotto



L’indice del modello Life giving-life diversamente dal PIL che considera solo l’aumento di produzione, contiene anche il modo in cui la produzione economica attiva la trasmissione della vita. Questa attivazione avviene attraverso le altre parti della Matrice misurabili perché impastate di materia (fenomeniche).

Il ciclo trascendentale economico sociale

In pratica mentre la Formula dal PIL consumista descritta sopra ha solo i cerchi rossi che misurano la capacità di implementare il dinamismo produttivo, quella Dinontorganica aggiunge ad essa anche i cerchi verdi che ne verificano il risultato sociale. Sembra poco, i realtà per la natura essenziale della matrice, cambia il significato di benessere e futuro che da esclusivamente materialista diventa in funzione della attivazione della trasmissione della vita.


Traduzione del PIL in termini trascendentali dinamici

Per tradurre in formula anche questa parte segnalata dai cerchi verdi è opportuno fare un passo indietro e poi due in avanti.

Il “passo indietro” consiste nel cambiare metodo di osservazione e guardare la formula del PIL dal punto di vista dei trascendentali organico dinamici che sono la fonte logica della formula. Lo possiamo fare facilmente leggendo la Matrice. Dal cambio del punto di osservazione otteniamo questa eguaglianza

Ora possiamo scrivere la formula del PIL-trascendentali dinamici (o IS_LM) così

Completamento del PIL in formula universale

Il passo indietro che abbiamo operato ci consente di fare molto agevolmente l’ulteriore passo in avanti : ora aggiungere il ciclo in verde risulta uno scherzo tenendo presente che ciò che ne risulterà non è più il PIL come lo intendevamo prima per il valore essenziale di questo passaggio

Traduzione del PIL in Indice misurabile

Ora possediamo la formula nella sua struttura logica e la dobbiamo tradurre in Indice MISURABILE ossia collegato a dinamismi fenomenici impastati di materia. Della parte della formula che corrisponde al PIL non ci preoccupiamo perché qualcuno lo ha già fatto per noi, ci basta tornare a sostituirla.

Più complesso è identificare e aggiungere gli elementi che possono misurare il ciclo economico familiare. Per fortuna questi elementi li abbiamo già identificati sviluppando la Matrice nelle sue parti ed ora applichiamo solamente; lo facciamo passo per passo a partire dalla educatività economica che corrisponde alla produttività di sistema.

Educatività economico-sociale

Ci sono vari modi di misurare queste entità fenomeniche ma dobbiamo sceglierne uno. La norma costruttiva della produttività di sistema si può misurare attraverso il rendimento che è il rapporto tra la quantità prodotta rispetto all’energia impiegata.

Per calcolare facilmente al prodotto totale dell’economia diamo il suo nome di Prodotto_assoluto (PR) che appunto l’intera Produzione mondiale e l’energia impiegata decidiamo di misurarla arbitrariamente TeraWatt (TW). Quantità prodotta /energia impiegata

In effetti l’autoattivazione della produzione industriale è dinontorganica quando la sua norma costruttiva è il dinamismo verso l’alto rendimento.

Ora non resta che completare il numeratore che ancora si trova espresso in trascendentali con le rispettive unità fenomeniche (impastate di materia).

Socialità economico-sociale

La socialità socio economica è il rapporto tra le logiche della qualità di sistema e sistema di qualità aziendale. Gli elementi fenomenici che mostrano la qualità del sistema economico-sociale sono molteplici, ma anche qui dobbiamo scegliere. Il prodotto del sistema economico è caratterizzato sia dallo scambio di denaro operato dalle imprese come dalle prestazioni senza scambio di denaro come sono quelle familiari e del volontariato. La somma di queste attività genera la totalità del prodotto. Tuttavia fanno parte di Crescita Felice i sistemi di qualità in quanto fondati sui dinamismi per la riduzione dell’energia utilizzata nella produzione e sui dinamismi per la generazione di comunità. Perciò, tra tutti i possibili indicatori scegliamo di usare la diffusione delle reti d’impresa e delle attività di volontariato che usano sistemi di qualità.

RI= reti d’impresa (comunità produttiva con scambio di denaro)

VO = volontariato e scambi familiari (comunità produttiva senza scambio di denaro)

SQ= %modalità di costruirsi aziendale/sociale verso la comunità detto anche Sistema di Qualità

missionarietà economico-sociale

L’Economia organico dinamica di Crescita Felice Tm life giving-life ha come prodotto finale l’utile di sistema (ossia di ogni partecipante). Di conseguenza all’aumentare del prodotto non può corrispondere un aumento della povertà dovuta a cattiva distribuzione della ricchezza. Come conseguenza nella misurazione del “NUOVO PIL”, a questo prodotto interno economico-sociale va tolta la produzione salvifica (S) necessaria a combattere la povertà e a sostenere la trasmissione della vita.

Dal punto di vista dei nostri indici devono perciò entrare tanto la variazione della povertà da misurare sempre rispetto al tempo 0, come la variazione nella trasmissione della vita.

S= fattore salvifico

PV= povertà

FC= figli per coppia.

Questa equivalenza è la formula base per l’equilibrio del “nuovo PIL

Passando dal lato qualitativo a quello quantitativo reso possibile dalla considerazione di strutture dell’agire impastate di materia, ne consegue che le leggi che governano questa formula sono quelle di qualsiasi formula matematica. Per questo motivo la precedente formula salvo errori ed omissioni è possibile esprimerla anche così

o in altre forme. MA, volutamente, in questa sede divulgativa non abbiamo considerato il problema della coerenza delle unità di misura in quanto crediamo non ci competa, almeno per ora.

La nuova formula Y “è una bomba”

Rispetto alla formula attuale che misura solo il futuro generato dall’aumento del prodotto interno lordo materiale (ossia quanto è maggiore il prodotto di quest’anno) questa formula è una bomba perché, rovesciandone la priorità, correla l’ineliminabile ciclo autocostruttivo economico con l’ineliminabile ciclo autocostruttivo deputato alla produzione di società.

La costruzione di futuro che controlla questo indice è qualitativamente del tutto diverso. Alla fine dell’anno quando controlliamo “l’aumento del NUOVO PIL” reagiamo alla sua variazione attivando rimedi diversi.

In questa formula noi correliamo il miglioramento della produzione dell’economia industriale al minor consumo possibile per generarla, alla presenza di povertà, alla distruzione del volontariato, alla distruzione delle comunità, alla distruzione della famiglia, alla mancanza dei figli, ai risultati della competizione mortale socio economica, alle risorse per il miglioramento, alle tasse, agli investimenti pubblici e privati, alla politica economica. Per esempio il PIL diminuisce al diminuire del rendimento (fattore che distrugge l’ambiente), diminuisce al diminuire dei figli per coppia, diminuisce al calare della collaborazione tra imprese.

E quando quando questo PIL è basso lo si corregge verso la vita, e quando è alto siamo felici perché si tratta di Economia Reale. Anche la progettazione del futuro, con le simulazioni che fanno i governi, è molto più precisa e vitale di quella attuale.

La nuova formula è incompleta

La nuova formula ottenuta è molto più bilanciata di quella che usiamo oggi ma ancora incompleta, lo vediamo osservando come la matrice che non sia stata ancora trasportata completamente al suo interno, ma sopratutto in essa è evidente la mancanza dello sviluppo qualitativo dell’ambiente. Per un indice oggi è un gravissimo problema, occorre aggiungere anche questi parametri.. Provvederemo la settimana prossima.

 



1Comunque la si voglia chiamare, da famiglia a coppia di fatto, purché abbia la proprietà interna di trasmettere la vita.

2Il termine tecnico è “fenomeniche”.

3I fattori della formula sono

1. t= tasse

2. b=propensione al consumo (% di aumento della spesa all’aumentare di 1€ )

3. h= risorse da investimento esterno

4. C= necessario alla sopravvivenza

5. I= investimento privato

6. G= investimento pubblico

7. X= investimento estero

8. i= interesse

9. eccetera

4La famiglia è una società oltre che una comunità, non può quindi per il suo stesso esistere fare a meno di avere una norma costruttiva sociale.

5La matrice è una unica struttura essenziale, si può distinguere ma non dividere , di conseguenza qualsiasi sia la Razionalità Interna Oggettiva considerata essa si collega ed è espressione di ogni altra parte.