Come te vogliamo ritornare alla famiglia soggetto sociale

Ma per ritornare alla famiglia occorre togliere le cause che oggi distruggono la famiglia.

Ci vuole qualche riga  per spiegare come mai la famiglia viene distrutta. Cominciamo con due precisazioni necessarie

  1. La famiglia soggetto sociale non è la famiglia soggetto religioso. La prima risponde alla società, la seconda a Dio. Qui di seguito ci limiteremo ad occuparci della famiglia come cellula  viva del sociale.
  2. Tutti noi siamo  da sempre in una comunità familiare: sono contemporaneamente parte della famiglia dove sono nato e  della famiglia che ho generato. Questo significa che sono nato in una comunità familiare composta da tre famiglie: la mia quella di mio padre e quella di mia madre e verso di queste la mia famiglia ha dei doveri, per esempio mia madre deve accudire suo padre. Quando mi sono sposato la comunità familiare si è allargata a quella dei miei suoceri. La famiglia soggetto sociale assomiglia di più a una comunità che a una coppia maschio-femmina. Non aggiungo poi la considerazione  riguardo a mia figlia  figlia che si è sposata … , per cui ho doveri anche verso i consuoceri, o  delle famiglie che hanno fatto i miei fratelli … . La famiglia soggetto sociale è la comunità familiare.

Il ruolo  ineliminabile della famiglia

La comunità familiare  soggetto sociale è quella che HA UN RUOLO SOCIALE di natura ontologica, parolona che vuol dire solo  che ha ha una serie di ruoli necessari a far sopravvivere l’umanità  e la società. Il modello Life giving-life serve appunto a far sopravvivere l’umanità e quindi non può fare a meno della famiglia.

  1. Il primo ruolo è quello di costruire una comunità . Per necessità di sopravvivenza nasciamo come parte di una comunità che si prende immediatamente  cura di noi
  2. La prima regola che impariamo  è lo scambio diretto e  gratuito  in funzione della vita.  Quando avessi cercato di pagare a mia moglie la prestazione sessuale sarei ucciso lì sul posto. Non posso poi conteggiare a mia figlia l’affitto della culla, né a mio padre il fatto che in tarda età io l’aiuti. Lo scambio gratuito in una famiglia è chiamato amore. Non applicare questa regola distruggerebbe l’umanità, senza se e senza ma, perché chi nasce non ha denaro e forse non ne avrà mai.
  3. Esisto in una famiglia perché la trasmissione della vita mi ha fatto esistere. Senza la trasmissione della vita l’umanità cessa nel giro di una generazione
  4.  Da quando sono nato ricevo l’educazione a trasmettere la vita, imparo ad amare, a costruire una comunità, a costruire una comunità in funzione della vita. La mancanza di questa educazione alla trasmissione della vita distrugge popoli e nazioni ( come accade ora in Italia) e infine mette in pericolo la stessa umanità.
  5. Ciascuno nella famiglia lavora per il bene comune, magari tra un uffa e un litigio. Ciascun membro della famiglia, padre e madre, ma anche i figli  lavorano perché la famiglia che li sorregge si possa sorreggere ancora
  6. Nella famiglia vige la solidarietà interpersonale, l’aiuto reciproco, per la costruzione e per la salvezza degli singoli.
  7. La distribuzione del reddito in relazione alle necessità del momento, che viene  destinato a ciascuno secondo le proprie necessità del momento, almeno quando è possibile.

Dal punto di vista sociale

Non si può eliminare il fatto che la comunità familiare sia il fine e l’inizio di ogni struttura sociale che per  poter esistere ha bisogno che qualcuno trasmetta la vita.

L’educazione alla costruzione della comunità solidale e sussidiaria,  che è poi la base dell’impresa di qualità, l’unica in grado di sostituire l’economia consumista perché aumenta il profitto senza aumentare la quantità di prodotto. E dell’economia industriale abbiamo proprio bisogno.

La famiglia è il luogo dove si pratica il rispetto e la costruzione ambientale

La famiglia è il luogo dove si pratica il modello di sviluppo, dove ci poniamo le domande quotidiane che salveranno l’umanità perché esse guidano lo sviluppo economico.

I criteri di sviluppo della comunità familiare determino  la qualità della ricchezza: è ricchezza tutto ciò che mi serve nel processo ed educazione alla  trasmissione della vita, creazione di una comunità e nella educazione alla capacità di costruire una comunità.

La presenza della comunità familiare è il fine della cultura. Senza la cultura per  la vita  la società appassisce e muore.

Il tallone d’Achille della famiglia

La famiglia viene costruita dalla cultura. Non occorre nemmeno giustificarlo teoricamente perché  abbiamo vissuto praticamente il passaggio culturale prima e pratico poi da famiglia a coppia di fatto.

Il Modello di sviluppo genera la cultura. Vediamo in che modo lo ha fatto il modello consumista.

Il ciclo ateo materialista

Il ciclo ateo materialista primario
  1. Il prodotto deve raddoppiare
  2. ciò che è utile è già stato prodotto
  3. per aumentare il mercato non mi resta che generare la cultura dell’inutile
  4. la richiesta dell’inutile raddoppia il mercato

Il ciclo è ateo perché nella cultura  ha sostituito la vita con l’economia. Dio è Vita in tutte le grandi religioni.
Il ciclo è materialista perché ha sostituito la “produzione”  di trasmissione della vita con la produzioni di beni materiali.

Il ciclo consumista è distruttore della mission  della comunità familiare

Il ciclo è distruttore della famiglia perché

  1. non è possibile dividere la società dalla famiglia, la società senza famiglia NON esiste.
  2. Proprio per questo la sostituzione della mission sociale sostituisce la mission della famiglia. Di conseguenza
  3. la costruzione della comunità familiare avviene in funzione del consumo
  4. la trasmissione della vita diventa secondaria al consumo.

Il ciclo consumista esautora la famiglia sostituendolo con la società

E questo perché

  1. La necessità di raddoppiare il prodotto genera la cultura dell’inutile e dello scarto
  2. di conseguenza raddoppia la necessità di denaro per accedere al mercato
  3. entrambi i genitori di conseguenza devono lavorare
  4. la mancanza di tempo  impedisce l’educazione diretta
  5. La società che deve comunque continuare a vivere produce strutture sociali che sostituiscono l’attività familiare. Il PIL aumenta senza aumentare la ricchezza reale.

 

 

 

 

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