1-La struttura socio-economica antivirus

Io credo sia importante guardare la crisi socio-economica prodotta dal  “Coronavirus” cogliendola dal punto di vista del modello di sviluppo. 

Inizio con due considerazioni.

La prima: dove si trova il centro ricerche in grado di produrre il “ pensiero forte” in grado di generare un modello? Rispondo: in questa Chat, perché noi non siamo degli acritici portatori d’acqua, e tanto meno portaborse. In questa chat vogliamo usare il nostro cervello appunto per riconoscere il “pensiero forte”.

La seconda: in cosa consiste il “pensiero forte” nel nostro ambito, ossia in politica? Nella sua vitalità, universalità e concretezza. Questa “forza del pensiero” per necessità universale e concreta è possibile solo quando esso è definito attraverso

  1. criteri di sviluppo vitali ( che per loro natura sono universali)
  2. la modalità di applicarli alla situazione specifica (che genera la concretezza in ogni spazio ed in ogni tempo)

E poiché siamo centro studi e ricerche di un “pensiero forte” vitale, universale e concreto non ci resta che confrontarci con il reale e domandarci:

La struttura socio economica che proponiamo con il nostro partito avrebbe retto al corona virus e a Trump? La fonte delle nostre proposte al trovi in “Oltre il bipolarismo, i cristiano in politica” Monte Citorio, 2017.

Ovviamente noi osserviamo i criteri di sviluppo.

  1. La risposta che viene data allo spargersi dell’infezione è il blocco degli spostamenti e, in definitiva,  la  limitazione della globalizzazione. Si limitano perciò le attività che richiedono lo spostamento tra comunità come le università in cui gli studenti vengono da località diverse, gli assembramenti anche nelle chiese, negli stadi ecc . Ma naturalmente occorre mangiare e lavorare, per cui queste ultime attività continuano, come gli ospedali , ecc anche se i supermercati isolati, finalmente, tendono a fornirsi in loco.
    Il criterio di sviluppo salvifico è “ spingere al massimo l’autonomia vitale e vitalmente operante”.
  2. La risposta data da Trump alla crisi economica è stata “vuoi vendere in USA, vieni a produrre negli USA!” . Overossia: una comunità deve produrre ciò che le serve, almeno per quanto può, anche se questa comunità è grande come gli USA.
    Questo criterio di sviluppo costruttivo economico è “ costruire l’autonomia economica vitale e vitalmente operante”. Il che, però, è il contrario della globalizzazione libera del WTO.

    Quale criterio di sviluppo ha proposto Solidarietà?

  3. Il criterio di sviluppo generale proposto da Solidarietà è il “KmZero”, che già intuitivamente si mostra come l’incarnazione della società antivirus e dell’economia trumpiana. La sua realizzazione avviene accompagnandolo con le altre caratteristiche che lo rendono sempre più possibile (struttura sociale MGR, autonomia energetica, polispecializzazione produttiva, just in time… vedi Matrice) .

A questo punto, dovendo definire il criterio di sviluppo KmZero ( attenzione è un criterio, non riguarda solo frutta e verdura) potremmo dire che è la sintesi dei due criteri di sviluppo precedenti : “ spingere al massimo la costruzione dell’autonomia organica (…-socio-economico-ambientale) costruendo una comunità vitale e vitalmente operante”collegata a rete con altre comunità.”


La STRUTTURA SOCIALE proposta da Solidarietà è quindi adatta tanto a limitare l’espansione del virus quanto ad incarnare i nuovi equilibri economici. Esame SUPERATO.

2- soluzione attraverso l’autocostruzione di strutture

La STRUTTURA SOCIALE proposta da Solidarietà è quindi adatta tanto a limitare l’espansione del virus quanto ad incarnare i nuovi equilibri economici. Esame SUPERATO.

E riguardo alla realizzazione dell’agenda 2030 dell’ONU?

L’agenda 2030 si compone di 17 obbiettivi. Quale differenza c’è tra realizzazione di un obbiettivo e realizzazione di un modello. Prendiamo il primo obbiettivo così riassunto .

1 SRADICARE LA POVERTA’ .
Mai più con meno di 1,25 dollari al giorno. 
La principale sfida è mettere fine entro il 2030 alla povertà estrema, in modo che nessuno viva con meno di 1,25 dollari al giorno. Si prevede anche l’ampliamento, a livello nazionale, dei sistemi di protezione sociale per i gruppi vulnerabili.


Illustrazione 1: Immagine tratta dal testo di Kate Raworth "Economia della Ciambella"

SOLUZIONE per OBBIETTIVO: In questo caso la strada per realizzarlo può essere la carità (tutti gli stati SI AUTO-TASSANO obbligandosi a fornire 50 dollari al mese per ogni abitante indigente del pianeta. L’Italia, per esempio, si tassa per dare ad ogni “etiope” povero 50 euro al mese. La povertà non c’è più ma la fonte è esterna alla comunità povera.

SOLUZIONE cambio MODELLO: realizzo il KmZero socio economico ambientale anche in “Etiopia”. In questo modo distribuisco l’industrializzazione sul pianeta e quindi la fonte dei 50€ viene ad essere interna alla comunità “etiope”.

Il passaggio non è facile come a dirsi, perché per impiantare l’industria ci deve essere una scuola, un mercato protetto alla TRUMP, una  struttura socio-economica-ambientale, ossia che tenta di essere autosufficiente in tutto dalle materie prime (energia solare, metalli, agricoltura ecc.), nella produzione di macchine utensili, alla modificazione della società e dei suoi criteri di sviluppo profani.

Costituire un processo autoattivato socio-economico-ambientale non è facile ed è sicuramente lungo, Non può quindi nascere da solo, ma ha bisogno di entrambe le cose: di una carità che si smorza nel tempo al crescere della autosufficienza e della costruzione di un modello.

Il controllo del successo autocostruttivo non può, ovviamente, essere il PIL, ma deve essere un indice del dinamismo organico socio-economico-ambientale verso l’autosufficienza.

Come intuiamo l’obbiettivo è identico, ma il lavoro costruttivo avviene SU ASPETTI DIVERSI, uno definitivo e liberante, l’altro no.

Io credo di poter affermare che il nostro programma, attraverso il KmZero e le sue implicazioni, realizza in modo pieno anche il primo obbiettivo dell’agenda 2030, oltre che alla struttura sociale Antivirus e Econonico-trumpiana. Il nostro programma è attualissimo proprio perché realizzandolo si realizza l’Agenda ONU.

3-L’autoregolazione di un modello

Osservando la struttura di un modello spesso sfugge la caratteristica di autoregolazione che dobbiamo progettare.  Cerchiamo di coglierla attraverso l’Agenda ONU 2030. Anche i seguenti punti dell’agenda 2030 ONU hanno nella struttura reticolare organico dinamica la migliore modalità di realizzazione. INIZIAMO DA

2 SICUREZZA ALIMENTARE In 800 milioni soffrono la fame.

L’11,8 per cento della popolazione mondiale fa fatica ad alimentarsi. Ora l’Onu si propone di garantire a tutti il diritto al cibo, di mettere fine alla malnutrizione, alla denutrizione e di promuovere l’agricoltura sostenibile.

Ogni ciclo è autocostruzione e autocontrollo (feedforward&feedback).

C’è una quantità giusta per ogni cosa, anche per il cibo: in occidente siamo obesi (anche io lo sono) mentre altri soffrono la fame.

Poiché noi siamo SCIENZIATI del modello, lavoriamo per introdurre metodi di controllo automatici accanto ai criteri di sviluppo. Quale la differenza tra obbiettivo e metodo?

OBBIETTIVO: L’obbiettivo può essere ottenuto producendo il cibo in “Canada” e distribuendolo in “India”. Questo significa finanziamento della produzione attraverso tasse, trasporti del grano attraverso metà del globo, e dipendenza da chi produce con distruzione della produzione locale. Avviene infatti che quando il grano “Canadese” è disponibile gratis in “India”, nessuno lo produca più in “India” in quanto non riuscirebbe a venderlo e pagarsi così le spese.

MODELLO DI SVILUPPO: L’obbiettivo viene realizzato stimolando l’autocostruzione comunitaria attraverso il KmZero. Si genera perciò una struttura SOCIALE protetta, “First America” diventa “First KmZero”. Prima vendo il prodotto interno all’interno, poi acquisto all’estero per quel che mi manca; e il prodotto non lo posso vendere ad un prezzo minore di quello prodotto internamente perché pongo i dazi. Come faceva il Giappone per il riso. Infatti il Modello non è SOLO economico come ora, ma devo costruire il modello socio-economico-ambientale: devo costruire insieme le tre cose.

Autoregolazione.

Fattore di costruzione e fattore di controllo. Oggi il denaro regola automaticamente la quantità prodotta attraverso la legge della domanda e dell’offerta. Noi crediamo che questa auto-regolazione della quantità prodotta sia una legge economica ed invece è una legge organica. Nell’organismo infatti per ogni produzione c’è il rispettivo controllo. Per esempio la quantità di zucchero nel sangue, la glicemia, ha due ormoni che la regolano: il glucagone che la alza, ma raggiunta una certa quantità ematica interviene l’insulina (l’ormone ANTAGONISTA) ad abbassarla e a bloccare la produzione: sono proprio dei recettori specifici che avvisano il pancreas “siamo arrivati a livello comincia a produrre insulina”.

Poiché l’auto regolazione produzione/saturazione è una legge organica è ineliminabile

dall’economia industriale. In che modo il KmZero si interfaccia con questa auto regolazione, in questo caso nella produzione di alimenti? Attraverso la regolazione dei dazi che paga il sostegno alle aziende. L’aumento della produzione interna produce una diminuzione dell’importazione. La riduzione dei dazi sull’importazione porta minor sostegno alle aziende interne che quindi riducono la propria espansione “fittizia” rientrando poco a poco nella legge che regola la quantità prodotta attraverso la saturazione.

E all’inizio quando i poveri non hanno denaro? Torna qui, come nel primo punto la necessità della carità che fornisce il prodotto necessario gratis come nell’obbiettivo ONU, e anche il denaro per comperarlo alle persone indigenti, ma che sfuma al crescere dell’autonomia che, necessariamente, produce massa monetaria e la mantiene in Loco.

In questo modo si genera una rete di KmZero, diversi e di diversa grandezza per ogni tipologia di prodotto.

Nel costruire il Modello di Francesco la cosa fondamentale è comprendere che consiste nella costruzione insieme di RAZIONALITà PRODUTTTIVE E DICONTROLLO, in pratica di equilibri logico-automatici in funzione della Vita.

Anche nel caso della SICUREZZA ALIMENTARE il criterio KmZero supera la prova.