Forum1: Il fondamento cristiano della politica

Nel forum dei soci di Solidarietà
è stato pubblicato un nuovo intervento da Roberto Roggero
nella sezione centro studi in relazione all’argomento lavoro del.
titolo: il fondamento della Politica “Cristiana”

Nel problema insolubile dell’immigrazione occorre imparare a distinguere il problema politico dal problema umanitario. Occorre distinguere per trovare una soluzione che soddisfi entrambi

La soluzione d’urgenza è  “corridoi umanitari”, quella definitiva la distribuzione dell’industrializzazione.

Come il solito metto la soluzione prima del problema per non essere etichettato in qualche modo … ma la soluzione andrebbe in fondo, per non sembrare una qualsiasi opinione. Dio ce ne scampi.

problema

La soluzione infatti è la conseguenza di un problema, problema che quando non si afferra nella sua totalità genera una soluzione-opinione-come-tante e non LA SOLUZIONE.

Il problema lo sappiamo: s’è instaurato un fenomeno di immigrazione clandestina in cui la gente paga per poter fare un naufragio, essere raccolta da una nave e sbarcata in Europa.

Utilizziamo questo problema semplice ed intuitivo perché ci consente di impratichirci del metodo, come facevamo alla scuola elementare (io avevo il grembiule nero con un fiocco azzurro). Il problema è in sé semplice come quello de “La mamma va al mercato e compera …” . E anche il metodo per risolvere è semplice, basta conoscerlo ed impratichirsene un po’.

metodo

Come metodo di soluzione utilizziamo per la prima volta lo strumento i cui componenti abbiamo individuato e chiamato con una parolona “ trascendentali dinamici”. In campo politico corrisponde al metodo con cui facciamo qualsiasi calcolo e che abbiamo imparato tutti in seconda elementare.Scrivere un ciclo

Addendo 1 +

addendo 2 =

risultato

 

Questo metodo dell’addizionare prevede che i numeri vengano messi in colonna, in un certo modo con le unità sopra le unità, le decine sopra le decine,… ecc. Proprio come nell’addizione, così nel giudizio qualitativo necessario a progettare e giudicare un’azione politica oggettiva i “numeri” vanno messi … in circolo. In effetti è così anche nel reale. Perché? Perché quando 100 migranti pagano 1000 euro ciascuno per salire su un gommone, il risultato finale (100.000€) spinge le “agenzie di viaggio” a comperare un altro gommone e a trovare altri 100 migranti con cui riempirlo. E così il ciclo ricomincia: questa migrazione non è altro che il ciclo del mercato che si AUTOALIMENTA attraverso il rapporto qualità/prezzo.

Applicazione del metodo

Torno ai ricordi della prima elementare per sottolineare il meccanismo del Problema “ la mamma va al mercato e compera una mela per ognuno …”. Il nostro problema era capire come tradurre una situazione in operazioni. Similmente la difficoltà con il nostro problema politico-oggettivo dei migranti è comprendere dove vanno posti dati del problema.

Il problema lo sappiamo: s’è instaurato un fenomeno di immigrazione clandestina in cui la gente paga per poter fare un naufragio, essere raccolta da una nave e sbarcata in Europa.

 

Ciascuna delle caselle ha un significato: educatività è ciò che attiva, moralità è la norma costruttiva di questa attivazione.

L’educatività è facile, ciò che attiva il ciclo è la presenza di denaro e della qualità che riesce a comperare, la norma costruttiva per cui pago è il naufragio. Ma non qualsiasi naufragio: il ciclo si mantiene quando l’Europa o chi per essa si coordina , invia una nave ( questa è la socialità tra l’azione dell’Europa e dei trafficanti) per salvare i naufraghi. Cosa ne faccio dei naufraghi è la norma costruttiva del salvataggio (la missionarietà) e per ora è sbarcarli in Europa.

Basta inserire i dati nel ciclo per avere il quadro politico della situazione: il CICLO oggettivo dei migranti-naufraghi.

Non occorreva certo comporre un ciclo per sapere che funziona così, ma abbiamo utilizzato la sua semplicità ed intuibilità per comprendere come funziona il metodo-oggettivo. Del resto anche in aritmetica abbiamo imparato iniziando da 1+1=2 che sapevamo calcolare benissimo con le dita.

metodo per la vita

Riconosciuto IL METODO del CICLO per inquadrare il problema oggettivo non abbiamo ancora dato su di esso alcun giudizio: va bene o va male nei confronti della vita?

Se andasse bene non saremo qui a parlare di immigrazione ma il CICLO della migrazione ci serve a scoprire un metodo.Il controllo salvifico di un CICLO costruttivo

Come si fa a deciderlo in modo oggettivo? Come alle scuole elementari avevamo imparato la “prova” per controllare che la moltiplicazione fosse corretta, così noi abbiamo una “prova” per controllare la vitalità del ciclo.

Il ciclo di controllo salvifico, in rosso nella figura è un ciclo che si “muove” in direzione opposta al precedente e il cui contenuto è la costruzione della vita ( life giving-life).

Per facilitare la comprensione del metodo di controllo  ci ripetiamo il problema che stiamo affrontando:s’è instaurato un fenomeno di immigrazione clandestina in cui la gente paga per poter fare un naufragio, essere raccolta da una nave e sbarcata in Europa.

La vita è descritta da quei princìpi universali che sappiamo anche essere i princìpi della Dottrina Sociale Cristiana . La prova valuta se il ciclo produce vita. La raffiguriamo come CICLO interno collegato al precedente, e che per un politico si chiama ciclo salvifico ( vedi “Oltre il bipolarismo, i Cristiani in politica, Montecitorio 2017).

Per compilarlo graficamente basta porsi le domande in cui il primo termine è la casella di partenza e il secondo è quella di arrivo a cui  rispondere sì o no. Anche un solo NO bolla l’intero ciclo come CICLO CONTRO LA VITA.

  1. Naufragare è agire conformente alla dignità organico dinamica (life giving-life)? NO, è il contrarioCiclo completo di giudizio di estraneità totale al Nuovo Modello

A questo punto si potrebbe sospendere l’analisi che è diventata inutile perché senza anche una sola casella il ciclo non si completa e diventa portatore di morte. Tuttavia per esercizio continuiamo

  1. Fare naufragio per farsi soccorrere coincide con la solidarietà vitale e vitalmente operante? SI e NO. Si perché soccorrere è certamente solidarietà. NO, perché la solidarietà unifica l’azione di  due soggetti e qui invece la solidarietà c’è solo in un senso … .
  2. Lo sbarco legale in Europa ( la sussidiarietà) è la norma costruttiva della solidarietà vitale e vitalmente operante? Salvarli dall’affogamento (Solidarietà) non coincide col sbarcali in Europa. Salvarli dall’affogamento potrebbe limitarsi a riportarli al più vicino porto sicuro.  Del resto basta osservare la situazione sociale Europea quando si tratta di distribuire al proprio interno dei migranti.
  3. La  sussidiarietà vitalmente operante dell’Europa che salva dal naufragio  attiva un aumento della dignità della persona?? Certamente NO. In questo caso se fosse  sussidiarietà Europea non sarebbe vitalmente operante perché costruirebbe la “dignità della persona”  in modo tale da  costringerla ad  “investire ” le proprie risorse in un naufragio.

Non ci siamo.

metodo per scansare la sofferenza ( per quanto possibile)

È importante osservare che il CICLO della migrazione-naufragio PRODUCE SOFFERENZA per sua proprietà intrinseca. Le persone per farlo funzionare sono costrette a soffrire. L’unica conclusione possibile è che il ciclo in atto non è né vitale né vitalmente operante e che quindi NON FA PARTE DEL NUOVO MODELLO DI SVILUPPO “CrescitaFelice TM life giving-life”( o LgL) né potrà farne parte MAI. Il ciclo che si è messo in moto non è né umano né cristiano e quindi va sostituito con altro ciclo.

Va sostituito appunto con i corridoi umanitari e la globalizzazione industriale, ma sotto forma di ciclo. ???

metodo incompleto

La valutazione sembra incompleta (e lo è) perché spesso i migranti fuggono da guerre, dalla fame, .. e questo ciclo ci dice solo che il naufragio programmato è antiumano e anticristiano. È incompleta per necessità perché, per tornare al nostro parallelo con la scuola elementare, oggi abbiamo imparato le addizioni, occorre imparare poche altre semplici ed intuitive operazioni.

Prima conclusione riassuntiva

  1. Abbiamo il primo strumento laicissimo e cristiano nello stesso tempo. Ora siamo in grado di coniugare tra loro i princìpi della DSC con la costruzione sociale.
  2. La valutazione POLITICA va fatta attraverso il giudizio sui cicli, non con giudizi sulle persone o sulle loro intenzioni, o sofferenza o difficoltà.
  3. Per il giudizio oggettivo tanto sociale che cristiano ora abbiamo uno strumento per valutare i cicli che ci aiuta a scomporre l’agire sistematico nelle sue componenti con particolare attenzione a ciò che effettivamente ne mantiene l’autoattivazione.
  4. Possiamo usare questo strumento anche per la progettazione della vita sociale che è tutta fatta di cicli.

 

Ma le persone soffrono!… ed io sono cristiano e devo soccorrerle! Gratuitamente e tutte.

Si ma come POLITICO lo devo fare modificando i CICLI che generano sofferenza. E poi il rapporto qualità-prezzo = un naufragio! Evidentemente usare questo ciclo da solo non basta, come non bastava conoscere le addizioni, ma questo lo vedremo la prossima volta.

 

Un abbraccio a tutti

Roberto Roggero