Indebitarsi col futuro, con i nostri figli

Ogni tanto, attraverso telefonate, discorsi a sagre e pranzi, ritornano argomenti come “debito truffa”, “denaro a credito e non a debito” … eccetera. Poiché sono un ragazzo molto concreto e terra terra e mi sono stufato di rispondere personalmente, scrivo le osservazioni fondamentali  prendendole da un testo che era già pronto. Prego chiunque sia interessato  al problema circa la  liceità del debito …di diffonderlo. Se ci saranno delle obiezioni fondate sappiatemelo dire.

1Il denaro è lo strumento per scambiarsi il lavoro

Una buona parte delle risorse italiane è dedicato a pagare il debito. Ma per maneggiare il debito occorre sapere che cos’è il denaro, per lo meno per sommi capi. Da sempre il denaro è lo strumento che l’uomo usa per scambiarsi il lavoro1.

Per un ora di lavoro tu mi dai 10 euro e con quei 10 euro io compro il lavoro del panettiere, del contadino … .

Non vogliamo fare un trattato sul denaro, ci basta saperlo per sommi capi, quel tanto che basta per comprendere cosa sia un debito: il debito è la quantità di lavoro che devo ad un’altra persona .2

Da dove prendo il denaro: Il denaro, ossia il lavoro dell’uomo, lo posso prendere dal passato, dal presente o dal futuro.

  1. Il denaro-lavoro lo posso prendere dal passato e in questo caso chiamo la sua fonte risparmio. Ho lavorato per gli altri di più di quanto gli altri hanno lavorato per me: ora che sono vecchio, usando il mio “credito di lavoro chiamato risparmio” chiedo al panettiere di lavorare per me. La misura del mio credito si esprime in €.
  2. Lo posso prendere dal presente. Io lavoro per te e tu mi paghi 10€ ora.
  3. Il lavoro che mi serve da te oggi lo posso prendere dal futuro. In genere lo chiamiamo debito, o mutuo, o con altri nomi. Nel caso del “mutuo prima casa” lo scambio di lavoro funziona così: voi operai lavorate oggi per me a costruirmi la casa, io mi impegno a lavorare per voi muratori per 30anni. Il mio lavoro si trova nel futuro, lo strumento necessario per trasferire nell’oggi il lavoro del futuro oggi si chiama  denaro. Il garante del processo che trasferisce il lavoro dal futuro all’oggi attraverso il denaro si chiama Banca.

La banca crea necessariamente denaro fasullo a debito

Quando contraggo un debito col futuro come nel caso del mutuo, poiché il debito in lavoro finirò di pagarlo fra 30 anni, la banca stampa denaro che non corrisponde ancora ad alcun lavoro e me lo consegna in modo che io possa pagare gli operai che mi costruiscono la casa. In un certo senso è denaro fasullo perché è collegato al lavoro che farò ma non ho ancora fatto. Il denaro è collegato al mio impegno di PAGARE.

Per questi motivi il denaro che mi dà la Banca, garante di tutto il processo che estinguerà il mio mutuo, quel denaro che mi dà può essere solo a debito, non certo a credito. Figurarsi. Quando non c’è alcuna crescita economica mano a mano che pago il debito, il denaro viene tolto dalla circolazione, ma non è la situazione odierna.

Il debito in denaro è il debito in lavoro che prendo dal mio futuro

Il denaro e il debito PAGATO sono la base del dinamismo della società. Quando togliessi il denaro e il debito con il futuro non sarei più in grado di costruire la società industriale odierna perché non ho più lo strumento per sintetizzare le azioni costruttive delle persone.

Al di là da ogni distorsione PRESENTE nel reale, possiamo concludere così: oggettivamente il debito è il lavoro che prendo dal mio futuro e poi restituisco. Lo strumento per scambiare lavoro è il denaro. La società sorregge la sua costruzione nella misura in cui è in grado di garantire che io onori questo debito in lavoro/denaro.

l’interesse copre la possibilità che io muoia prima di aver pagato il mio debito

Non possiamo dilungarci sul denaro/lavoro dell’uomo, ma una parola siamo costretti a spenderla sull’interesse che viene applicato sul denaro/lavoro che prendo a prestito dal futuro. Nel caso del mutuo, per esempio, io mi sono impegnato a lavorare per 30 anni e restituire così il mio debito di lavoro a chi mi ha costruito al casa. Ma potevo farlo? Sarò vivo tra 30 anni? Sappiamo bene che nessuno può affermarlo con certezza: tra i molti casi di prestito ci sono alcuni casi che non potranno restituire, è fisiologico. L’interesse applicato da un ente come la Banca che mi eroga il mutuo, copre la possibilità che non lo faccia qualcuno di quelli che ha sottoscritto “lavorerò per te nei prossimi 30 anni”. 

Al di là di ogni distorsione e situazione3 che ben conosciamo possiamo concludere così: l’interesse è quella quota di lavoro in più necessario a garantire alla comunità che mi ha prestato il denaro (e che mi ha costruito la casa ma non solo la mia) di essere risarcita nel tempo di tutto il lavoro eseguito di tutti. Un interesse più alto è usura.

Il debito che posso contrarre ha dei limiti ontologici

Visto che denaro e lavoro sono correlati strettamente, il debito che è possibile contrarre è commisurato alla quantità di lavoro che posso dedicare al risarcimento, ha perciò limiti temporali e quantitativi.

È ovvio per tutti che un mutuo di 100 anni non si può fare perché la mia attività lavorativa non dura tanto.

È altrettanto ovvio che il costo dell’interesse ( ossia del pericolo che io non restituisca il lavoro preso in prestito con gli interessi del caso) non può superare la parte del mio stipendio che non mi è necessaria a vivere. Poiché ora ho la possibilità di pagare 300€ al mese, non posso certo comperare una villa da 2 milioni di euro!!!!! Questo vale anche per l’Italia, per cui non può superare il limite del 130% del PIL.

In Italia  c’è un problema con gli interessi del debito pubblico, vediamo qui di seguito come risolverlo senza fantasie tipo,

  1. il debito non esiste perché la banca ha solo stampato soldi fasulli (certo che i soldi erano fasulli, altrimenti come fai a prendere soldi dal futuro?). È la restituzione che li fa diventare reali.
  2. Il debito l’ha fatto Berlusconi e quindi io non lo pago.
  3. Il debito esiste perché i soldi vengono stampati a debito. Come sopra, certo che i soldi del debito vengono stampati a debito come quelli del mutuo, li vuoi pure a credito?)
  4. … eccetera

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Tuto il resto, cosa è il commercio, la finanza, cosa sono gli interessi, cosa è uno strumento, una macchina utensile, contiene al fondo questa semplicissima verità. Il denaro è obbligatorio per lo scambio del lavoro a distanza o globalizzazione,

Deuteronomio, schiavo

Le distorsioni come l’usura la conosciamo bene, le situazioni sono moltissime e riguardano la struttura comunitaria. Per esempio in una società garantita dalla carità sociale come nel medio evo era vietato prestare “con interesse” e questa società era (talvolta) possibile perché lo scambio di lavoro avveniva con prestazioni dirette. La cosa però è impossibile nel mondo globalizzato e dinamico dove lo scambio avviene a distanza tra culture diverse e con il futuro.

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